Il Progetto

P.A.B.L.O. acronimo di “Pianificazione Ambientale e Boschiva del Lago di Occhito” è un progetto pilota applicato al settore forestale e finanziato dal Programma di Sviluppo Rurale (PSR) 2014-2020 Puglia sulla Misura 16 “Cooperazione”, sottomisura 16.2 “Sostegno a progetti pilota e allo sviluppo di nuovi prodotti, pratiche, processi e tecnologie”.

Il progetto pilota mira a promuovere un processo di innovazione nel settore agricolo forestale tramite l’aggregazione di partner scientifici, tecnici, politici e produttivi mediante applicazioni pilota nel campo della pianificazione e della gestione forestale con l’obiettivo di migliorare le funzioni protettive e ambientali dei soprassuoli forestali limitrofi al Lago di Occhito, attraverso una loro valorizzazione ecologica che possa coniugarsi in maniera sinergica con quella economico-produttiva.

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Partner

Attiva dal 1988, capofila di progetto, si occupa di valorizzazione paesaggistica attraverso lavori agro-forestali, rispetto ai quali è impegnata nella valorizzazione energetica di biomassa, ingegneria naturalistica, realizzazione, gestione e manutenzione del verde e arredo urbano.

info@atsmontemaggiore.it
0881 964626

L’Ateneo di Campobasso con il suo Centro di ricerca per le Aree Interne e gli Appennini (Ar.I.A.) è partner scientifico del progetto.

giovanni.santopuoli@unimol.it
0874 404608

È la struttura regionale di Legacoop Nazionale per la difesa, la promozione, lo sviluppo e il potenziamento della cooperazione a carattere di mutualità senza fini di speculazione privata.

legacoop@legapuglia.it
080 5423959

Svolge attività di rilevanza pubblica finalizzata alla conservazione e alla difesa del suolo, la salvaguardia e la valorizzazione dello spazio rurale e dell’ambiente e garantisce la sicurezza idraulica, la manutenzione del territorio, la provvista, la razionale utilizzazione e la tutela delle risorse idriche.

consorzio@bonificacapitanata.it
0881 785111

Fondata nel 2010, si occupa di attività forestali, ingegneria naturalistica, valorizzazione turistico ricreativa, verde e arredo urbano, oltre che di servizi di consulenza e progettazione.

coop.tecnoforest@gmail.com
0881 915070

Il contesto

PABLO interessa la zona dell’invaso artificiale di Occhito e delle aree boschive adiacenti e si inserisce in un contesto generale di scarsa gestione delle risorse naturali; tale situazione di degrado si riscontra soprattutto nelle proprietà pubbliche di enti che non hanno funzioni dirette di gestione (es. Comuni, Consorzi di Bonifica). I complessi forestali non correttamente gestiti sono facilmente soggetti a dissesti, crolli, incendi ad evoluzione verso associazioni vegetali non idonee rispetto alle condizioni ottimali.
In alcuni casi, come nello specifico caso del Lago di Occhito, le formazioni forestali iniziano a non assolvere più nemmeno alle funzioni protettive per cui erano state impiantate.

La gestione non corretta o non ottimale delle aree conduce a perdite economica ed occupazionale. In particolare l’invaso di Occhito consente l’accumulo stagionale dei deflussi del bacino sotteso in un lago artificiale della superficie di circa 13 kmq. 

La sua capacità è di 250 milioni di m3 utili. Ha una lunghezza di circa 12 km e ricade nelle Province di Campobasso e Foggia. Le pendici che delimitano l’invaso sono caratterizzate da rimboschimenti di conifere e nuclei di boschi a prevalenza Roverella nelle aree adiacenti che diventano più numerosi allontanandosi dal lago. I rimboschimenti sono di proprietà demaniale e affidati in gestione al Consorzio per la Bonifica della Capitanata che segnala che i rimboschimenti, eseguiti a protezione delle acque del lago, presentano estesi danneggiamenti e stanno esaurendo la propria capacità di protezione ambientale. Da un alto dunque il territorio necessita dell’implementazione di strategie volte alla protezione dell’area, dall’altro gli enti che hanno in gestione le aree necessitano sinergie con partner scientifici, tecnici, politici e produttivi per sviluppare conoscenze operative nel campo della pianificazione e della gestione forestale, introdurre innovazioni per il controllo e migliorare le funzioni protettive ed ambientali dei soprassuoli forestali. Finalità queste perseguite dal GO PABLO.

L'Attività

PABLO prevede attività innovative per la gestione forestale e la nascita di forme di collaborazione pubblico-privata in modo da garantire l’effetto “filtro” per la protezione delle acque del lago. Come output di progetto, verrà redatto uno studio forestale attraverso tecniche innovative (tecnologia lidar, droni) per la rilevazione dei parametri vegetazionali e dendrometrici. Quindi l’analisi della valorizzazione dei boschi sotto il profilo produttivo e sotto il profilo ambientale porterà all’elaborazione di un Business Plan ambientale e produttivo dei boschi. Questo è l’ulteriore elemento di innovazione che coniuga le istanze di gestione produttiva e le istanze di valorizzazione naturalistica delle aree SIC e che sarà alla base degli accordi e/o forme contrattuali e societarie pubblico-private.
Tra le attività più ambiziose e innovative vi è la costituzione di un modello di Gestione Forestale pubblico-privata che si applicherà ad aree campione per verificarne l’efficacia e l’affidabilità (nelle forme di interventi forestali pilota).

test rassegna 1

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Voli dei Droni ed elaborazione dati lidar

L’utilizzo dei droni rientra nella metodologia LIDAR che è applicata alla pianificazione forestale già da un decennio, anche se per il territorio pugliese si tratta di una attività inedita.

LIDAR si basa sulla telemetria, sul telerilevamento e funziona attraverso impulsi lanciati dall’alto verso il basso che tornando indietro restituiscono una serie di informazioni altrimenti difficilmente recuperabili e un modello digitale del terreno più approfondito (Wp1 del progetto).

Pratica del Fuoco Prescritto

Gli scopi delle attività di fuoco prescritto sono molteplici. Nel caso di GoPablo, è utilizzato per ridurre la necromassa infiammabile all’interno della zona boschiva applicando quello che in passato veniva realizzato abitualmente con un fuoco basso, di altezza massima 50-70 cm, controllato da un team di tecnici

Il fuoco prescritto aumenta inoltre la resistenza delle piante rispetto all’eventualità futura di incendi reali. In Puglia questa sarebbe la prima esperienza e non esiste ancora una normativa nonostante si tratti di una pratica diffusa nella lotta contro gli incendi. Nella zona individuata sarà sviluppato un progetto ad hoc di fuoco prescritto con una prova pratica aprendo un cantiere dimostrativo per realizzare un modello replicabile in altre situazioni.

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Video presentazione del progetto